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Soul, un viaggio ultraterreno tra consapevolezza e talento

Dal 25 dicembre, "Soul" è disponibile su Disney+. Lo abbiamo visto ed ecco cosa ne pensiamo...

Se nelle fiabe e nei cartoni animati divenuti classici si lottava per conquistare l'amore o un regno, oggi la precarietà del lavoro e le incertezze finanziarie sono diventate protagoniste nel racconto. L'urgenza socioeconomica é il marchio del nostro tempo, interessante quindi raccontarlo anche ai più piccoli.


Il mito di Er descritto da Platone viene rivisitato in salsa Pixar: la nascita come discesa sulla terra; l'affidamento ad un daimon, genio tutelare che diventa mentore e accompagna l'umano nella realizzazione in vita della propria vocazione; la dimenticanza di ciò che accade nell' 'ante-mondo' - in Soul - ricorda il passaggio attraverso il fiume Amelete in Platone; i travestimenti delle Moire, meno autoritarie delle Parche in Hercules, qui ritratte in modo sfumato versatile e moderno.

Jazz come improvvisazione, libertà espressiva, possibilità di mettere le note al servizio dell'Io (o meglio, l'Io al servizio delle note!). Jazzare come vivere momento dopo momento. Solo in quegli stati di estasi, raggiunti da artisti e meditatori, si riprende contatto con quello che in Platone era l'iperuranio.

"In ultima analisi, noi contiamo qualcosa solo in virtù dell'essenza che incarniamo, e se non la realizziamo, la vita é sprecata" (Jung)

 

Le anime perdute sono portatrici di un disturbo che si costruisce quando si resta ingabbiati in una narrativa asfissiante che rende prigionieri. La sofferenza nasce interiorizzando le parti giudicanti e censorie che occupano interamente la scena della nostra vita mentale, negando ogni libertà di dialogo e condannandosi ad ascoltare solo quegli attacchi sferzati senza compassione alcuna contro di sé.

Ogni anima perduta rifugge l'aiuto eppure riesce a tornare alla vita soltanto una volta toccata da un'altra anima. La decostruzione del disturbo è la liberazione dello spirito vitale rimasto intrappolato.

Dopo una lectio magistralis sul repertorio emotivo di base di 'Inside Out', in 'Soul' si offre una panoramica del costrutto teorico del temperamento, approfondito scientificamente da Thomas e Chess. Si tratta di ingredienti di base che ciascuno di noi reca impressi già alla nascita (chiamiamola pure epigenetica) ma che predispongono e non determinano. Con gli stessi ingredienti si possono preparare tante ricette differenti.

"Noi rechiamo impressa fin dall'inizio l'immagine di un preciso carattere individuale dotato di taluni tratti indelebili. La 'teoria della ghianda' é l'idea che ciascuna persona sia portatrice di un'unicità che chiede di essere vissuta e che é già presente prima di poter essere vissuta" (James Hillman)

 

La mindfulness credo sia la vera anima di Soul, pratica che si armonizza pienamente con l'improvvisazione jazz. Vivere pienamente, esserci, in ogni momento, senza giudizio ma con curiosità, prendendo consapevolezza di quello che é già presente nel campo di coscienza del qui e ora, risvegliando i sensi. Meraviglia e curiosità come attitudine alla vita... E se questa fosse la scintilla? Troppo spesso il daimon é stato interpretato come 'quel che uno é bravo a fare', mentre ciò che davvero esprime é 'quel che uno prova mentre realizza il suo potenziale'. Il nostro talento non é in ciò che facciamo ma nel modo in cui lo facciamo, come espresso da James Hillman ne 'Il codice dell'anima'; ecco perché anche il barbiere può costituire l'emblema della buona realizzazione del daimon (eu-daimonia, che per i greci significava felicità...)

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